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February 2021, Thursday 25
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IQOS Veev, il nuovo vaporizzatore personale di casa Philip Morris, decreta l'ingresso nel settore del vaping di una delle più grandi multinazionali del tabacco.
La podmod di Philip Morris, entrata da poco anche nel mercato italiano, sta facendo discutere. Chi la critica e chi la vede come potenziale soluzione per abbandonare le sigaretta o, più in generale, i prodotti a tabacco combusto.
Fatta qualche ricerca, premettendo che non ho per ora intenzione di provarla ne pertanto di muovere lodi o critiche nei confronti del prodotto, dedico il post ad un riassunto di quanto appreso accompagnato da mie personali e preliminari considerazioni.
Intanto le principali caratteristiche di IQOS Veev :
- Cartucce (o pod) precaricate usa e getta.
- Tre tipologie di aromi. Due tabaccosi ed un mentolato.
- 1,5 ml di capacità.
- Concentrazione di nicotina nel liquido pari a 18 mg/ml.
- Tiro automatico.
- Controllo del livello del liquido con interruzione dell'erogazione della corrente a tank vuoto.
- Capacità della batteria di 230 mah.
- Tempo di ricarica 30 minuti.
- Possibilità di utilizzo durante la fase di ricarica.
Desidero soffermarmi su 2 aspetti del prodotto. La quantità di nicotina e la quantità di liquido. Il motivo è comprendere quali possano essere i vantaggi sia in termini di abbandono di una dipendenza che in termini di riduzione del danno correlato al fumo.
IQOS Veev e la dipendenza da nicotina
Le pod precaricate (le Veev) prevedono oggi una quantità di nicotina non scalabile con un'unica concentrazione di 18 mg/ml. Questo aspetto non va sicuramente a vantaggio di un progressivo abbandono della dipendenza dalla sostanza. E' plausibile supporre Philip Morris non abbia interessi in tal senso. Ciò che mi auguro è che la nicotina sia sufficientemente appagante per un neo vaper. Diversamente, vista la limitata capacità della batteria, si corre il rischio di consumare una confezione nella giornata con un conseguente aumento della spesa quotidiana rispetto al classico pacchetto di sigarette. Una confezione contiene due Veev (o pod) al prezzo di 9 €.
IQOS Veev e la riduzione del danno
Non volendo mettere in dubbio la qualità del liquido contenuto in una Veev, il consumo ipotizzato va, a mio modesto parere, sicuramente nella direzione della riduzione dei rischi fumo correlati. Ricordiamo la nicotina essere il minore dei mali nel fumo di sigaretta e non essere riconosciuta ad oggi come causa di tumori o di significativi danni cardiovascolari.
Soffermandosi sull'ipotesi appena fatta, ammesso anche il consumo di 2 Veev per giorno pari a 3 ml di liquido, la quantità potenziale di agenti nocivi assunti, quali ad esempio le aldeidi che ricordiamo essere in quantità molto inferiore rispetto al fumo tradizionale, sarà plausibilmente bassa.
In conclusione
Pur trattandosi di impressioni preliminari ed ipotesi (basate comunque su studi e dimostrazioni accreditati), si sono sviscerati due "lati della medaglia" legati al prodotto di Philip Morris.
